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Inaugurata la 3ª Trienala Ladina – Kathrin Partelli vince il premio Richard Agreiter

Grande interesse per l’inaugurazione dei due concorsi del Museum Ladin Ciastel de Tor di San Martino in Badia, venerdì 23 luglio alle 18.00. Si tratta della Trienala Ladina e del premio artistico di scultura Richard Agreiter, le due manifestazioni museali più importanti del 2010.

I vincitori dei due concorsi
I vincitori dei due concorsi

Il presidente e il direttore del Museum Ladin Heinrich Huber e Stefan Planker hanno fatto gli onori di casa sottolineando l’importanza di tali manifestazioni per l’intera Ladinia. E importante e significativa è stata anche l’affluenza massiccia e l’interesse di tutto il mondo culturale ladino in occasione dell’apertura ufficiale, a testimonianza di una vita artistica davvero pulsante nelle valli ladine.

 

Ogni tre anni il Museum Ladin dedica la sua mostra principale a tutti gli artisti ladini, quest’anno dal 23 luglio fino alla fine di ottobre. Al concorso Trienala Ladina dal tema “Nel museo per comunicare…” hanno partecipato ben 36 artisti in rappresentanza di tutte le valli ladine dolomitiche, ma anche del Friuli e dal cantone dei Grigioni in Svizzera. La giuria internazionale ha nominato 6 artisti vincitori che si sono guadagnati il diritto all’esposizione: si tratta di Romana Prinoth di Selva Gardena, Ester Schena del cantone dei Grigioni, Barbara Tavella di La Valle, Veronica Zanoner di Moena, Peter Demetz di Ortisei e Claus Vittur di La Villa in Badia . Il curatore della mostra, il polacco Adam Budak, ha sviluppato per la mostra un concetto portante dal titolo “Mirrored Stories”, storie allo specchio, con il quale raccontare le opere degli artisti selezionati, e che in parte sono state realizzate appositamente per la Trienala Ladina. Nelle sale del museo sono esposte opere di linguaggi artistici differenti, dalla pittura al disegno, dalla scultura alla fotografia, in linea con la filosofia del concorso stesso.

 

Grande interesse anche per il secondo concorso presentato in occasione dell’inaugurazione ufficiale. Se per la Trienala Ladina si conoscevano già i nomi degli artisti selezionati, per il Premio artistico di scultura Richard Agreiter si è scelto la via della “suspence”. Il nome del vincitore o della vincitrice è stato tenuto segreto fino all’ultimo e comunicato solamente in occasione dell’apertura. Dei 53 scultori in rappresentanza di tutto il Tirolo storico (Tirolo del Nord, del Sud, dell’Est e le valli ladine dolomitiche) che avevano avanzato le loro proposte la giuria ha, infine, deciso di assegnare il premio all’artista di Bolzano Kathrin Partelli. Il suo lavoro realizzato in legno è una via di mezzo tra scultura e installazione, rappresenta forme diverse relazionate al paesaggio dolomitico. Kathrin Partelli ha preso in consegna il prestigioso riconoscimento dallo scultore Richard Agreiter medesimo, che ha presenziato alla cerimonia.

L’artista Richard Agreiter, nato nel 1941, discende da una famiglia ladina della Val Badia, trapiantata a Steinberg am Rofan in Austria in seguito all’opzione del 1939. Agreiter vive e lavora a tutt’oggi nel Tirolo del Nord in Austria. In omaggio alle sue origini ladine Agreiter ha destinato la sua intera collezione artistica al Museum Ladin Ciastel de Tor. In onore del rinomato artista di origini badiote è stato bandito il  Premio artistico di scultura Richard Agreiter, riservato esclusivamente alla scultura.

 

Il Presidente della Giunta Provinciale Luis Durnwalder intervenendo alla cerimonia ha salutato l’importanza dell’istituzione Museum Ladin come punto di incontro ideale per tutti gli artisti ladini e come luogo di dialogo nel segno dell’interesse per la cultura. “La cultura” ha continuato Durnwalder, “è il mezzo per avvicinare le persone e per creare appartenenza etnica, indipendentemente dalla provenienza territoriale. Abbiamo ladini nelle Province di Bolzano, Trento e Belluno, ma la Trienala riesce a metterli assieme tutti e addirittura a superare i confini più allargati, grazie alla presenza di artisti ladini friulani e grigioni (Svizzera)”.

 

Il forte legame tra il mondo dell’arte ladino e quello del Tirolo è stato sottolineato dall’assessore alla cultura del Land Tirol (Austria), Beate Palfrader. “Senza i Ladini il Tirolo sarebbe più povero di scultura, i Ladini sono aperti al mondo e il premio Richard Agreiter sostiene pienamente questo pensiero”. Ma Palfrader si è spinta oltre, affrontando anche una delicata analisi storica e sociale. “I Ladini hanno da sempre esercitato un’importanza fondamentale tra le culture di confine tedesca e italiana, facendo da cuscinetto e ammortizzatore alle divergenze e alle tensioni. I Ladini rappresentano l’antitesi storica agli estremismi e ai nazionalismi, essi sono la testimonianza che il mondo non può essere diviso da confini politici, perché le radici culturali sono più forti” ha concluso la Palfrader.

 

Il direttore del Museum Ladin Stefan Planker dal canto suo ha voluto ricordare l’importanza dei due concorsi artistici per il mondo ladino. “Si tratta di due avvenimenti culturali che avvicinano i ladini e che, soprattutto, mettono in evidenza l’alta qualità dei nostri artisti che non devono temere confronto alcuno e possono competere ai massimi livelli. Constatiamo che gli artisti ladini che espongono nel nostro museo spesso percorrono un viatico positivo e di successo, raccogliendo considerazione nel grande mondo dell’arte” sottolinea, non senza un pizzico di orgoglio, un soddisfatto direttore.

 

La giuria di livello internazionale che ha valutato le opere del concorso 3ª Trienala Ladina è composta da Guido Molinari (professore presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia), Ludovico Pratesi (direttore Centro Arti Visive di Pesaro), Letizia Ragaglia (direttrice del Museion di Bolzano), Adam Budak ( curatore del museo Joanneum di Graz, Austria), Stefan Planker (direttore Museum Ladin Ciastel de Tor)

La giuria del concorso 2°Premio artistico di scultura Richard Agreiter è la seguente:

Guido Molinari (professore presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia), Ludovico Pratesi (direttore Centro Arti Visive di Pesaro), Letizia Ragaglia (direttrice del Museion di Bolzano), Adam Budak ( curatore del museo Joanneum di Graz, Austria), Günther Moschig (curatore d’arte a Kitzbühel)