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2 dicembre 2010 “Sciüri, scibloc e subiote”: documentario del Museum Ladin presentato a La Sapienza di Roma

Dedicato agli strumenti musicali effimeri delle valli ladine, il film è stato recentemente proiettato e discusso nell’ambito del convegno nazionale “Mav 2010 – Materiali di antropologia visiva”, tenutosi nell’ateneo romano. Erano presenti l’autore, l’etnomusicologo Paolo Vinati, e Stefan Planker, direttore del Museum Ladin Ciastel de Tor che ha promosso il progetto.

Paolo Vinati autore del filmato
Paolo Vinati autore del filmato

  

Il film documentario “Sciüri, scibloc e subiote” testimonia l’antica arte della creazione di strumenti musicali effimeri - cioè di fischietti in legno - intagliati dai pastori in tutta l’area dolomitica. Un antico sapere di cui si stanno perdendo le conoscenze e che Paolo Vinati, entomusicologo bresciano da anni attivo in Val Badia, ha documentato intervistando e riprendendo 17 persone che ancora lo padroneggiano.

Voluto dal Museum Ladin Ćiastel de Tor a San Martino in Badia, il progetto “Sciüri, scibloc e subiote” è stato recentemente scelto come argomento di discussione al convegno nazionale “Mav 2010 – Materiali di antropologia visiva”, svoltosi tra il 25 e il 27 novembre presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma. Dopo una breve introduzione a cura dell’autore e del direttore del Museum Ladin Stefan Planker, il documentario di Paolo Vinati è stato proiettato e discusso, insieme ad altri cinque filmati, all’interno della sezione “Paesaggi sonori”.

“Mav 2010 – Materiali di antropologia visiva” è una tre giorni di studi che dal 25 al 27 novembre ha proposto la proiezione e discussione di numerosi contributi filmici su diversi temi di antropologia visiva, dalle pratiche lavorative alle feste, i riti e la religiosità, dai paesaggi sonori all’antropologia urbana e alle memorie dei luoghi. Lo speciale convegno-rassegna è stato organizzato in occasione del ventennale dalla scomparsa di Diego Carpitella, fondatore dell’etnomusicologia italiana e uno dei promotori dell’antropologia visiva nel nostro paese.

Il documentario “Sciüri, scibloc e subiote” (ovvero “fischietti” in badioto, gardenese e fassano) è stato girato nel 2009 e presentato per la prima volta al pubblico nel maggio 2010 in occasione della Giornata internazionale dei musei. In quella cornice, il Museum Ladin propose anche un workshop per imparare l’arte di fabbricare gli antichi strumenti musicali “effimeri”. Il progetto si inserisce in un più ampio contesto di studi relativo ai beni immateriali, cui il Museum Ladin da anni si sta dedicando, unendo ad una metodologia di ricerca rigorosamente scientifica l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione perché antichi saperi e tradizioni delle valli ladine possano rivivere.